Strano ma vero, ma per un giorno
riesco ad arrivare a casa prima delle 18. Pomeriggio piovoso, solito traffico
in giro. A casa accendo la tv mentre riordino un po’ e mi invento la cena. Una
delle più azzeccate invenzioni televisive dell’ultimo decennio, secondo me, è
la fascia prima del telegiornale: qualche programma di cucina per i poveri di
idee, giochi a quiz contro la noia e un paio di telefilm abbastanza azzeccati.
Naturalmente quelli che guardo io, li vede anche un pubblico che ha almeno
dodici anni meno di me…ma insomma chissenefrega! Ormai la figura
dell’omosessuale esiste in ogni buon film, fiction o serie che si rispetti. I
tempi sono cambiati, il gay è stato sdoganato, vestito alla moda, reso
leggermente più virile (finalmente) e schiaffato nelle storie con le sue ansie
classiche ed i suoi momenti di felicità, a riscatto di un percorso di vita
tortuoso e delicato (ma dai, l’avete scoperto adesso, cari autori televisivi?).
Come diceva uno dei protagonisti di Dawson’s creek, “viviamo in un mondo post
Will e Grace” (si vede che sono un patito di tutto quello che è in serie?)
Salvo però che ogni tanto ti
imbatti in un prodotto meno stereotipato, più umano e alla fine guardarlo non
ti dispiace. E capita che, tra la lavatrice da avviare e gli spinaci da
scongelare, dall’episodio di oggi capti una domanda. “Come pensi a te stesso
tra dieci anni?” Ed è proprio rivolta ad un ragazzo gay, che prima di rispondere
chiude gli occhi ed immagina un ufficio, un compagno che è venuto a trovarlo al
lavoro insieme al loro figlio adottivo. Un tenero bacio sulla porta, il bimbo
che poi vuole salire in braccio. Potere del sogno americano.
Però non posso fare a meno di
pensare che io questi sogni ad occhi aperti li faccio da tanto in realtà. Me lo
immagino anche io un uomo da aspettare la sera.
Magari sul figlio sono un po’
dubbioso.
A costo di scandalizzare i più
attivi sostenitori delle conquiste omosessuali, il tema dell’adozione mi lascia
abbastanza perplesso. Non giudico due esseri umani dello stesso sesso incapaci
di crescere ed educare un bambino. Anzi, dall’esperienza di due gay potrebbe
scaturire una capacità di comprensione della diversità che non sempre è una
caratteristica delle famiglie “tradizionali”. A preoccuparmi, è invece la
limitatezza di noi esseri umani, che da piccoli abbiamo bisogno di due figure
genitoriali necessariamente differenti. La mancanza di un padre o di una madre,
vuoi a causa di una perdita, vuoi perché l’impostazione iniziale di quella
famiglia non prevedeva la presenza di uno dei due, è pur sempre un ostacolo da
superare per un minore alle prese con i suoi simili. Sappiamo tutti quanto i
bambini possano essere sinceramente crudeli. Ma questa era solo una
divagazione, non l’argomento principale. Quindi torniamo alle mie pippe mentali
su un uomo da amare.
È solo una fantasia, quindi me lo
sono sempre costruito nella testa a piacimento. Invariabilmente però è sempre
abbastanza alto, moro, occhi chiari magari (ma non è una priorità),
discretamente villoso, definito ma non troppo. Ma queste sono variabili. Quello
che conta è che me lo immagino sempre di ritorno dal lavoro, o mentre mi fa una
chiamata veloce per sentire dove sono, che sto facendo. Me lo immagino che
guida con me di fianco al ritorno da un pomeriggio insieme, o attorno a un
tavolo durante una domenica a pranzo con gli amici.
Penso che in fondo siano le
favole che ci raccontiamo tutti; immaginiamo che lui abbia occhi solo per noi,
che ci lanci uno sguardo di complicità. Sentiamo le sue mani e non ci vuole
molto ad immaginare il timbro della sua voce, il suo ciuffo spettinato la
mattina, appena sveglio. Maledetta mente che non riposi mai. Maledetto cuore
che non sei fatto per la solitudine.
Potrai essere moro, non so. Alto,
simpatico, sportivo: non so nemmeno questo. Quello che so è che voglio
innamorarmi di te.
Sarai tu a decidere se amarmi.
Per adesso voglio solo incontrarti.
Sono il primo a commentare questo blog yeah! XD
RispondiEliminaComunque ho riconosciuto il telefilm è Glee *_*
Quando Kurt in ospedale fa quella domanda a Karofsky, quell'episodio è bellissimo *-*
Bravissimo Vinciavil ! :-) e grazie per essere il mio primo commentatore ufficiale!spero ti faccia piacere continuare a seguirmi!
RispondiEliminaAutopubblicità a parte,trovo Glee il serial più anticonvenzionale degli ultimi tempi!Forse è proprio il momento di iniziare a sperare di poter vivere in un mondo "post Will e Grace"!